NIPPO-Vini Fantini, l’università al fianco del team per un’inedita trasparenza e controllo sulla salute dei corridori

Più di 300 esami l’anno, oltre 1.000 analisi ed esami effettuate in 3 stagioni al fianco del team, sui 19 corridori della NIPPO Vini Fantini, con due grandi obiettivi: monitorare lo stato di forma e di salute dell’atleta per ogni periodo dell’anno e per valutare le variazioni biologiche, in modo da dare importanti indicazioni ai preparatori atletici, che possono così realizzare un programma di allenamento personalizzato teso a prevenire infortuni muscolari, migliorare la performance e verificare la totale trasparenza delle variazioni biologiche.
Su queste basi nel 2015 è iniziata la collaborazione tra il team di ciclismo professionistico NIPPO Vini Fantini, l’U.O. del dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche dell’ Università di Chieti-Pescara, coordinata dal Professor Patrizio Ripari e il Laboratorio Alto Sangro del dott. Antonino Cocco e con il laboratorio Logoluso del dott. Sergio Logoluso.

 

PROGETTO TRASPARENZA, LE LEZIONI IN AULA.
Il team NIPPO Vini Fantini è il primo, e al momento unico, team professionistico a pubblicare on-line sul proprio sito internet, tutti i dati delle analisi effettuate su tutti i propri atleti da parte della WADA. Test che l’ente internazionale effettua su tutti i team di categoria World Tour e Professional, ma che al momento solo il team Italo-Giapponese rende pienamente accessibili al pubblico sui propri presidi on-line. La trasparenza del team si basa altresì sull’importante collaborazione con l’Università, che avvalendosi della collaborazione con il Laboratorio di analisi alto Sangro e con Biotekna, effettua circa 300 analisi ed esami l’anno sui 19 atleti #OrangeBlue. I risultati di queste analisi, oltre a essere un elemento chiave in molti aspetti della preparazione del team, sia dal punto di vista atletico che nutrizionale, sono infatti oggetto di lezioni e seminari in aula, oltre che di pubblicazioni scientifiche e quindi pienamente accessibili. Un approccio in controtendenza, che fa dell’apertura e della trasparenza verso il pubblico la sua forza.

 

LA SALUTE DEGLI ATLETI.
Prima dell’inizio della stagione agonistica, presso l’U.O. gli atleti vengono sottoposti ad un’articolata serie di valutazioni clinico-strumentali, comprensive di un Ecolordoppler, effettuato con attrezzatura top di gamma e Test Cardio-Polmonare, dai quali si perviene, insieme a tutte le altre indagini previste dalla normativa vigente, alla Certificazione di idoneità alla pratica agonistica del ciclismo professionistico. In occasione del primo raduno collegiale viene inoltre definita la composizione corporea, viene monitorato il livello di idratazione e il rapporto tra massa magra e massa grassa, individuazione di infiammazioni latenti, grazie anche allo specifico test ideato dal partner Biotekna, e analisi emato-chimiche su tutti gli atleti del team. Questi alcuni dei numerosi esami effettuati, per un grande e principale obiettivo: la salute dell’atleta, che passa da due fondamentali aspetti, la nutrizione e la prevenzione dell’over-training.

 

L’ALIMENTAZIONE, LA CHIAVE DEL SUCCESSO.
Il risultato dell’interpretazione di tutti questi dati porta l’Università degli Studi, insieme al Laboratorio di Analisi Alto Sangro, alla elaborazione, per ogni atleta, di una dieta personalizzata, che tiene conto sia delle sue abitudini alimentari personali, che dei risultati delle analisi insieme ad una metabolimetria che monitora la dimensione del consumo energetico basale.
“Lo studio delle diete per il team ha ovviamente una conseguenza diretta sui risultati della squadra.” dichiara il Professor Ripari, responsabile sanitari del team “A cura dell’Università e in particolar modo delle dietiste, Donatella Di Renzo e Simona Ruggieri sono infatti l’elaborazione di specifiche diete per i ritiri collegiali, che vengono fornite alle cucine degli Hotel affinché l’alimentazione sia adeguata agli allenamenti svolti dai ragazzi e l’elaborazione di diete specifiche per le gare, che tengono ovviamente conto sia dell’altimetria e chilometraggio della gara, che del numero di tappe.”
Il mio ruolo specifico” continua il Prof. Ripari “è l’interpretazione finale delle analisi, sia in modo trasversale che in modo longitudinale, per la realizzazione di un piano di integrazione naturale sia generica (durante i pasti) che specifica, rivolto a coprire con sostanze naturali le carenze, ad esempio, di ferro, acidofolico, vitamina b12, vitamina D3, fondamentali per mantenere l’atleta in perfetta salute.Insieme al dott. Cocco del Laboratorio Alto Sangro, siamo riusciti ad individuare specifiche carenze mai rilevate prima su alcuni neo-acquisti del team. Il protocollo realizzato ci è già stato richiesto da molte altre squadre. Una di queste è l’ALÈ Cipollini, la prima squadra femminile ad affidarsi a un simile e così dettagliato protocollo medico.”

(Nell’immagine il Professor Ripari, durante le visite a Riccardo Stacchiotti, ciclista del team NIPPO Vini Fantini)

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LA PREVENZIONE DELL’OVER-TRAINING.

Il fondamentale apporto del Laboratorio di Biochimica dello Sport si evidenzia in particolar modo sull’aspetto sportivo, al fine di evitare il temuto over-training. “Sin dal 2015 collaboriamo con il team NIPPO Vini Fantini” spiega il dott. Antonino Cocco, coordinatore del Laboratorio insieme al suo collega Sergio Loguso “Nello specifico con il team NIPPO Vini Fantini il nostro ruolo è quello di evidenziare ogni sintomo di non-functional over-reaching, il precursore dell’over-training, in modo da coordinarci con preparatori atletici e l’Università per bilanciare, tanto alimentazione e l’integrazione, quanto l’allenamento e il recupero dell’atleta.” il dott. Coccosintetizza quindi così il lavoro svolto con il team: Allenamenti intensi e prolungati possono far di fatto superare le capacita’ di adattamento alla fatica dell’atleta, per cui l’esercizio non si trasforma in allenamento bensì in fatica. Personalizzare, insieme allo staff di preparatori atletici del team, la soglia di adattamento alla fatica, è fondamentale per prevenire infortuni muscolari, migliorare e mantenere la performance degli atleti anche nelle gare a tappe e durante sforzi prolungati. Il lavoro svolto con la NIPPO Vini Fantini, non è passato inosservato, stiamo infatti collaborando in moltissimi sport a livello agonistico. Dal calcio al nuoto, dalla pallacanestro alla pallavolo, così come nello sci dove anche atleti olimpici si rivolgono a noi.”

 

Per le specifiche analisi sul recupero degli atleti ci si è avvalsi di un software elaborato dalla BIOTEKNA, in grado di evidenziare anche le più impercettibili modificazioni dello status idro-elettrolitico e dell’equilibrio tra i comparti liquidi intra ed extracellulari, tempestivamente indicativi di alterazioni delle capacità “adattogene” dell’atleta.

 

Con le analisi effettuate da tutti gli atleti #OrangeBlue durante i primi due ritiri della stagione la “road-map” è stata tracciata. I primi responsi della strada raccontano di un team in forma, in luce in tutti i primi appuntamenti stagionali, anche molto prestigiosi come la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo, con gli atleti NIPPO Vini Fantini messi nelle migliori condizioni per realizzare buone performance.

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